sabato 3 maggio 2014

"Passato (è) il dì di festa": Costituzione "fondata sul lavoro"


Quando mi ripromisi di consolidare i miei primi (e unici) trenta e lode di Filosofia e Teoria generale con un esame di spessore (leggi manuale di oltre 1000 pagg....che poi, come possa definirsi "manuale" un mattone di tal possanza, ancora non l'ho capito!), decisi di provarmi con il "Diritto Costituzionale" di Martines. Per la precisione, di Temistocle Martines. E la precisazione non è di poco perché il nome dell'autore che rimanda al politico ateniese insieme all'aver scelto, per l'esordio universitario, due esami alquanto lontani dallo spirito codicistico, avrebbero potuto...dovuto (cazzo!) farmi almeno venire qualche dubbio sulla bontà della scelta universitaria fatta. 
Ma tant'è: per evitare lo spettro del professore squattrinato e per la mancata lettura ("costosa" ignoranza!)  di Agatha Christie (un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, tre indizi fanno una prova), mi ritrovai ad affrontare il battesimo del fuoco (del diritto) con lo studio della Costituzione.
Primo articolo. L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro.
"Ma come, - mi chiesi perplesso - la Costituzione Italiana, probabilmente la più bella del mondo, si apre con il riferimento al lavoro? E la Libertà, l'Uguaglianza, la Giustizia? Possibile che l'aspetto economico prevalga sugli ideali?"

 
Oh! Bimbo semplice che fui, dal cuore in mano e dalla fronte alta!
Cambio scena.
Sullo sfondo, una scrivania.
Dietro di essa, sprofondato nella sedia d'ordinanza, un professionista. 
Davanti, tre clienti in rapida successione.
Un rapporto di trasmissione e acquisizione di conoscenza (dietro pagamento) ben chiaro e definito.
Il cliente A è un cafone arricchito che ha appena parcheggiato sullo scivolo per disabili, ha gettato per terra una bottiglietta di plastica, incensa con lodi sperticate i Casalesi.
Vorresti scaraventarlo mille miglia lontano da te. Non sei, però, libero di farlo perché hai bisogno dei suoi soldi.
Il cliente B, vestito firmato da capo a piedi, ti dice che non può pagarti l'intero importo della parcella; lo stesso intero importo, per intenderci, che hai preteso dal cassintegrato che abita vicino casa tua.
Differenza: stavolta, sia pure con rabbia, accetti il pagamento inferiore al tuo onorario perché quei soldi  ti servono per le medicine di tua moglie.
Il cliente C... ma, a ben vedere, non c'è manco bisogno di un terzo cliente per simboleggiare l'infrazione alla Giustizia.
Ormai lo so.
I Padri costituenti c'avevano visto giusto: solo la dignità da lavoro ti consente di declinare i grandi principi nella maniera giusta. Senza, forse, si potrebbeMa la quaestio sarebbe ad esclusivo appannaggio dei santi e degli eroi.
Probabilmente, solo degli eroi.
Buon lavoro a tutti.
 
 

Nessun commento:

Posta un commento