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"C'è un cadavere al Bioparco", di Walter Veltroni (Feltrinelli-Marsilio)

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          C'è un cadavere ab bandonato nel Bioparco, il giardino zoologico della capitale. Ora, detta così la cosa, il ritrovamento sarebbe pur sempre da annoverare nella casistica in cui può incappare un funzionario di polizia. Se però il cadavere è quello di un uomo nudo decollato, la cui testa viene prima mangiata e poi vomitata dall'anaconda del rettilario, per il commissario Giovanni Buonvino si mette davvero male: il funzionario, infatti, è erpetofobico e, in quanto tale, prova un terrore atavico per qualsiasi tipologia di rettile.      Ciononostante, occorre scoprire colpevole e movente. Come sempre.    Le indagini serrate si intrecciano ai preparativi del suo matrimonio con l'agente Veronica Viganò che sarà celebrato in Campidoglio.     Lui solo dopo che la sua Lavinia è andata via con Ludovica; lei altrettanto sola dopo che suo marito, collega, è stato ucciso dalla 'ndrangheta.     Si sono incontrati e ...

10 e non più di 10 #25

     Il ronzio delle eliche è in ogni dove.      Fin da quando sono uscite di casa, Fatima e Mahsa hanno dovuto fare i conti con il rumore: l'occhio è dappertutto.      Sono arrivate al lungomare di Beirut.      Si tuffano. Raggiungono lo scoglio prefissato.      Il rollio, tra le nubi, cova attenzione.      Dopo essersi abbracciate, le due compagne si avvolgono nello striscione Fuck Bibi .      L'accusa, il bacio saffico e il dito medio di Fatima rivolta al cielo.      L'odio, dalla distanza, arma il drone.

"Delitto alla Scala", di Franco Pulcini (ed. La Biblioteca di Repubblica-L'Espresso)

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     L'Arianna di Claudio Monteverdi , la prima tragedia musicale della storia, è stata ritrovata. Ed è proprio quest'opera, notoriamente iettatoria, che ci si appresta a eseguire alla Prima della Scala , la famigerata serata mondana del 7 dicembre.      La direzione è affidata al maestro Oscar Marni , garanzia di sicuro successo.      Eppure le perplessità sull'originalità dell'opera, impregnata di refusi e di "tranelli" musicali, si fanno sempre più forti. Ciononostante il carrozzone del Teatro alla Scala (che lo scrittore Franco Pulcini conosce benissimo per averci lavorato come direttore editoriale), è ben avviato: Iris Guetta , la conturbante e misteriosa Arianna dell'opera, scalda l'ugola che ne dovrà eternare la fama; Olimpio Ferri , il colto e "impossibile" direttore artistico, vigila affinchè la struttura sia ben oliata per la Prima; il maestro De Masi si cimenta con successo nel mondare il testo dagli elementi spuri. Tut...

10 e non più di 10 #24

     «Vorrei un Pinocchio...no, non questo».      Il libercolo della Walt Disney con la sua balena che soppianta il pescecane mi viene squadernato sul bancone.      «Ci sarebbe quest'altro...»      «No, questa è un'edizione scritta male e illustrata peggio».      «Solo 'ste due abbiamo. Pinocchio, soprattutto per i bambini, non tira».      «Scusi, ma lei è avvocato? Ecco, io sarei stato raggirato...due compari lestofanti...mi promettevano di quintuplicare l'investimento...eppure il mio amico me lo diceva...».      «Se a tempo debito un buon Pinocchio avesse tirato...Buongiorno».

"Fermate il boia", di Agatha Christie (trad. G.M.Griffini), ed. Mondadori

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          L'assassino è praticamente sul patibolo. D'altronde, la morte della vecchia signora McGinty avvenuta per un colpo alla nuca con un corpo contundente pesante e appuntito, è un caso già risolto: James Bentley , pensionante della vittima in serie difficoltà economiche, viene trovato con la manica della giacca sporca di sangue e capelli, entrambi appartenenti alla signora McGinty. Il movente, alquanto misero, le circa trenta sterline nascoste in camera della signora.      Eppure il sovrintendente Spence che ha condotto le indagini non è pienamente persuaso della colpevolezza di James Bentley.      E a chi rivolgersi per esternare le perplessità su una colpevolezza che appare comunque certa oltre ogni ragionevole dubbio? Ovvio, all'ineffabile Hercule Poirot e alle sue instancabili celluline grigie.      Parte l'indagine, come sempre quando a condurla è l'investigatore belga, immersiva: si spo...

10 e non più di 10 #23

     «Questo è tuo figlio, seppelliscilo».      Una borsa di 23 kg: ossa, brandelli di carne.      Ahmed,13 anni. Smembrato dal bombardamento su Gaza City.      Le mie labbra si mordono a sangue. Poi si schiudono.      L'isteria di una risata deforma il volto di un padre.      Le ossa, quel che resta della carne...e il sorriso di Ahmed?      Le carezze, i baci, il coraggio del bambino svezzato ad attentati e privazioni?      Una borsa di 23 kg, mio figlio.      La mia quota di morte.      E rido, perchè la disperazione è limitata.

"I pesci non chiudono gli occhi", di Erri De Luca, ed. Feltrinelli

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          "L'infanzia smette ufficialmente quando si aggiunge il primo zero agli anni". Ma non pensiate che succeda qualcosa che ci faccia improvvisamente diventare grandi. Nossignore, si resta nello stesso corpo di marmocchio dell'estate precedente. Solo la testa tenta una ostinata proiezione fuori dal bozzolo della fanciullezza.      Eppure il decenne Erri De Luca intuisce che, oltre ai libri capaci di spalancare il soffitto del carcerato, c'è bisogno di un confronto, una dualità per saggiare centimetro dopo centimentro, anelito dopo anelito, la crescita del corpo e dell'anima. In aggiunta quindi alle chiacchierate con la mamma spesso irrorate dai suoi silenzi maturi , c'è la corrispondenza impregnata di fatica e piccoli gesti con i pescatori dell'isola. Soprattutto, però, vi è l'incontro con una ragazzina di cui l'Erri maturo non ricorda nemmeno più il nome.      Lei affascinata dal mondo animale in cui ogni gesto ...