"Il mondo alla fine del mondo", di Luis Sepulveda (trad. I. Carmignani), Guanda editore
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Il Nishin Maru , una nave officina giapponese comandata dal capitano Tanifuji , risulta ufficialmente demolita a Timor. Perchè allora, da un'agenzia giornalistica legata a Greenpeace , arriva un dispaccio che ne attesta la presenza in acque magellaniche? E soprattutto, cosa c'è dietro la denuncia del capitano Tanifuji riguardo alla perdita di ben diciotto uomini dell'equipaggio, oltre a un numero imprecisato di feriti, e a gravi danni riportati dall'imbarcazione? Il protagonista del romanzo, un giornalista cileno esule dal suo Paese, intuisce che dietro la vicenda del Nishin Maru c'è un retroterra che pur gli appartiene: l'atmosfera dei mari australi che fin da giovanetto, ammaliato dalle atmosfere del Moby Dick di Melville , ha avuto moto di vivere a bordo di una baleniera. Caso vuole che anche adesso, pur lontano dagli approdi dell'adolescenza, si imbatte nelle balene; più precisamente, nella loro caccia indiscriminata...