L'assassino è praticamente sul patibolo. D'altronde, la morte della vecchia signora McGinty avvenuta per un colpo alla nuca con un corpo contundente pesante e appuntito, è un caso già risolto: James Bentley, pensionante della vittima in serie difficoltà economiche, viene trovato con la manica della giacca sporca di sangue e capelli, entrambi appartenenti alla signora McGinty. Il movente, alquanto misero, le circa trenta sterline nascoste in camera della signora.
Eppure il sovrintendente Spence che ha condotto le indagini non è pienamente persuaso della colpevolezza di James Bentley.
E a chi rivolgersi per esternare le perplessità su una colpevolezza che appare comunque certa oltre ogni ragionevole dubbio? Ovvio, all'ineffabile Hercule Poirot e alle sue instancabili celluline grigie.
Parte l'indagine, come sempre quando a condurla è l'investigatore belga, immersiva: si sposta sui luoghi del delitto, addirittura va a pensione in una stamberga flagellata dagli odiatissimi spifferi, e con una cucina che attenta impietosamente al suo gusto raffinato.
Poirot, con praticamente niente in mano, ha una sola traccia da cui partire: le svariate case e le conseguenti famiglie frequentate dalla vittima in qualità di domestica.
Come un rabdomante, il Nostro cerca di intercettare ogni possibile diceria, suggestione che gli possa aprire qualche spiraglio.
Nulla, almeno fino a quando Hercule Poirot non si imbatte in un ritaglio di giornale trovato tra le (poche) cose della vittima. È un articolo del Sunday Companion intitolato "Donne vittime di lontane tragedie. Dove sono finite ora?" In calce al pezzo, quattro riproduzioni fotografiche piuttosto sbiadite, evidentemente scattate molti anni prima.
Perchè la signora McGinty ha avvertito l'esigenza di conservare proprio questo ritaglio di giornale? E perchè lei, che non scriveva a nessuno e che quando lo faceva il più delle volte si serviva dell'aiuto di qualcuno, due giorni prima di morire ha comprato una boccetta d'inchiostro?
Tutta gente simpatica e perbene quella in cui Poirot s'imbatte, eppure, dalle secche del passato...già, il passato: l'investigatore decide di "andare a vedere". Squaderna le quattro fotografie delle "donne tragiche" sotto gli occhi avidi delle famiglie di Broadhinny indiziate.
Si mette ad osservare quel campionario umano alla ricerca di qualche barlume di reazione. Appena accennato, strisciante, ma qualcosa pur traspare.
Un'altra signora viene assassinata, prova inequivocabile che Poirot è sulla strada giusta. Gli indizi, stavolta fin troppo copiosi, porterebbero a una donna ma, si sa, ci sono dei nomi femminili che possono andar bene anche per i maschi.
Le tare familiari non si prescrivono. E per fortuna perchè proprio grazie a esse, l'omino belga salva il collo al povero James Bentley, smascherando il colpevole e trovando il movente. Non senza l'immancabile colpo di scena.
Ottimo come sempre, cher Hercule.
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