Nel Campo del Vasaio, poco lontano dall'abazia di Shrewsbury, un vomere intento a dissodare il terreno porta alla luce uno scheletro. Si tratta di una donna, com'è facilmene desumibile dalla lunga treccia nera e dalla veste che ancora ammanta le sue spoglie mortali.
Chi è e perchè, nonostante sia stata seppellita in un terreno sconsacrato, le è stata messa una croce di ramoscelli tra le dita?
Il primo a essere sospettato di quella morte è fratello Ruald che, dopo aver svolto per tanti anni la professione di vasaio proprio in quel lembo di terra, accecato da una vocazione stordente, ha abbandonato la sua pur amata Generys da un giorno all'altro. E la stessa Generys non è stata più vista da nessuno all'indomani del suo ripudio.
Fratello Cadfael, però, non fidandosi dei collegamenti troppo a buon mercato, decide di indagare sulla vicenda. E allora, con l'approvazione dell'abate Radulfus sempre pronto ad assecondare l'anelito investigativo di Cadfael e con l'aiuto prezioso dello sceriffo Hugh, ipotizza diversi scenari.
Sta di fatto che nelle due volte in cui prova a rivestire di carne e ossa quel misero scheletro, interviene Sulien, un confratello che dopo un periodo di noviziato, alla fine capisce che il suo posto è al di fuori dell'abazia, tra il mondo secolare. Ebbene, lo stesso Sulien prima dà prova che quella donna trovata nel Campo del Vasaio non è la moglie di fratello Ruald e poi, quando gli indizi sembrano convergere su un'altra persona, fa in modo di provare che anche quella traccia è sbagliata
Perchè Sulien si prodiga per ben due volte di smentire gli approdi di fratello Cadfael e dello sceriffo? Solo e unicamente per amore della verità?
Spetterà al fiuto infallibile del Nostro portare alla luce una vicenda complessa fatta di amore, gelosia e, sebbene l'accostamento terminologico parrà quanto meno stridente, di pietà. Già, proprio la stessa pietà che ha fatto seppellire quel corpo con una cura intrisa di amore cristiano.
La verità verrà svelata da un'altra donna, tenuta all'oscuro di tutta la faccenda per preservarne gli ultimi rantoli di vita, che si sobbarcherà del peso di un estremo viaggio a Shrewsbury per fugare gli ultimi dubbi di fratello Cadfael.
Tra le atmosfere salmodianti e concitate dell'abazia, allora, si materializza una coppa di vino che segna il confine tra la vita e la morte. Capace di obliare le coscienze, ma anche di sostituirsi alla volontà di Dio.
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