lunedì 21 ottobre 2024

"Magia e Fantasia", a cura di V. Sacchi ed E. Visalberghi

Di fiabe hanno scritto, oltre a Charles Perrault, i fratelli Grimm, Hans Christian Andersen, anche altri scrittori insospettabili del calibro di Luigi Capuana, Oscar Wilde, Aleksandr Puskin e Antonio Gramsci. E in "Magia e Fantasia", Ghisetti e Corvi editori, una selezione di letture per la scuola media (oggi si direbbe "scuola secondaria di primo grado"), sono presenti anche le fiabe di questi ultimi.

È un mondo fantastico quello racchiuso in queste pagine, dove accanto al celeberrimo gatto che fa passare il povero padrone addirittura per il marchese delle Carabattole (curiosità: prima di Perrault, dell'astuto gatto aveva favoleggiato Giambattista Basile nel "Gagliuso" del Cunto de li cunti ), e passando per il terribile Barbablù e la sua chiave insanguinata, ci sono una serie di anime candide (Giovannin Senzapaura, Gian Babbeo, Giacomo il sempliciotto) che, del tutto inaspettatamente, si riveleranno più astute di Belzebù e delle streghe che furoreggiano in molti racconti.

Questo libro presenta alcuni tra i più celebri e significativi esempi del patrimonio fiabesco europeo, corredato dagli immancabili topoi di ogni fiaba che si rispetti: ci sono le fatiche a cui sono sottoposti i vari protagonisti (la cattura dell'Uccello di fuoco, la liberazione della principessa dal perfido drago, etc.), le astuzie a cui si ricorre per garantirsi la vita o per lasciarsi alle spalle una via di fuga purchessia, le donne che, quando non vestono i panni di presenze mefistofeliche o delle abusate svampite, diventano la chiave di volta per salvare capre e cavoli (in Tom Tit Tot la ragazza ottiene l'aiuto del diavolo per farsi beffe del marito e quello del marito per mettere nel sacco il diavolo).

"Magia e Fantasia", poi, nella parte finale, prevede delle "esercitazioni" consistenti in test oggettivi di comprensione, inviti alla riflessione e proposte di lavoro, senza dimenticare quelle "riflessioni sulla lingua" che approfondiscono alcune parole incontrate nella lettura ("salario", "scacchi", "astrologo", etc.).

In questo mondo asettico in cui gli ingranaggi della consequenzialità debbono essere ben rodati e oliati, com'è rassicurante, a volte, perderci in un certo reame di un certo stato! Non foss'altro perchè solo grazie alla magia e alla fantasia possiamo essere oggetto di trasformazioni strampalate e meritarci delle fortune improvvise.

E la morale? C'è anche quella in queste fiabe. Sissignore:

Quella curiosità che tanto spesso

Costa dolori e gravi pentimenti

È un futile piacere (non spiaccia al gentil sesso)

Che, una volta raggiunto, finisce immantinenti.

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