Robert Murray è un giovane e ambizioso medico scozzese.
Riuscito grazie a considerevoli sacrifici e a un' indubbia bravura ad arrivare fino al Methodist Hospital, dovrà ora occuparsi di un illustre paziente (l'enigmatico Defreece, un piantatore di zucchero che possiede gran parte dell'isola di San Felipe nel Mar dei Caraibi) raccomandatogli dal primario in persona.
Un mese, non di più, durerà l'assitenza medica al Defreece da prestare rigorosamente nell'isola. Il dottor Murray, però, non sarà solo in questo compito: verrà coadiuvato da Mary Benchley, un'infermiera che lui "trovava ripugnante con la sua aria di signorina dell'alta società e il suo comportamento fine e disinvolto".
Una volta sbarcati a San Felipe, il medico e l'infermiera non possono non accorgersi dell'aria tesa e per certi versi inquietante che avviluppa in uno il piantatore, la sua famiglia, e l'intera popolazione.
Per di più la figura del dottor Da Souza, vero plenipotenziario dell'isola, sembra acquistare, vieppiù che le agitazioni degli isolani si fanno veementi, una valenza ambigua e misteriosa.
E se la ferita da fuoco occorsa al Defreece durante il tiro al piccione non fosse stata fortuita? E se la stessa giovane moglie del possidente non fosse morta di febbre locale?
Robert e Mary capiscono, loro malgrado, di avere assunto un ruolo importante nelle vicende che si dipanano a San Felipe.
Per quanto riguarda il dottore poi, lo stesso non può evitare di apprezzare la serietà e l'abnegazione alla causa dell'infermiera. Certo, ci sarebbe pure la sua bellezza, ma qui effettivamente c'è poco da concionare, se non che...
La rivolta monta.
Defreece si sente sempre più minacciato.
Una dolorosa scomparsa spinge il dottor Murray, come in un una esiziale partita di poker, ad andare a vedere.
Al centro di tutto, man mano che gli eventi esterni si congiungono con le sorti del possidente, c'è lui, il dottor Da Souza, con i suoi piani deliranti.
Riusciranno Robert e Mary a poteggere Defreece e a venire a capo dei loschi traffici che attanagliano l'isola?
E se magari i due protagonisti unissero gli sforzi e abbandonassero le reciproche diffidenze per un'unità di intenti (non solo professionale)?
Insolito Cronin, questo de Il medico dell'isola che soggiace, almeno a tratti, alle lusinghe del thriller.
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