<Papà, quando arriviamo?>
<Ma la fila è solo per quel catorcio!>
Giraffo il collo e lo vedo.
Un trattore. Del secolo scorso. Sulla scia del mare.
Il popolo delle ferie sobolle.
Il trattore alfine svolta.
Tra clacson, bestemmie, improperi, clandestina cova la mia solidarietà.
E sorrido.
La fatica l'ha vinta sulle nostre pretenziose depilazioni.
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