Parafrasando Boccaccio

Nella III giornata del Decameron , il lettore si trova alle prese con l'ottava novella che vede protagonista tal Ferondo, uomo sempliciotto e credulone. In breve: Ferondo stringe amicizia con un abate, santo in tutto il suo fare tranne che nei rapporti col gentil sesso. Caso vuole che il villico abbia uno schianto di moglie che subito fa gola all'abate "femminaiuolo" che tanto s'adopra e tanto fa da riuscire a entrare in confidenza con lei. Sotto il sigillo della confessione, la signora si lamenta oltremodo della gelosia di Ferondo e l'abate, convinto di poter sfruttare questo esacerbato spirito di possessione dell'amico a suo vantaggio, comunica che un rimedio lui ce l'ha a portata di mano per far passare al marito siffatta fisima. E che s'impegna fin da subito a porlo in essere a patto che la donna, una volta liberato Ferondo dal suo demone, acconsenta a giacere con lui. Dopo un'iniziale, scenica resistenza, la madonna acconsente. Il ch...