La secchiata virale

Eccoci dal ritorno dalle ferie. <Parla per te, testa di mammalucco, che io sto ancora qui a sollazzarmi l'ombelico in riva al mare!> <Mmh...> deglutizione di conato di rabbia. A uno così vorrei far notare ( Calma e gesso) : a) che anche se ancora in ferie, la mente, ammesso ne abbia in dotazione una, anche di bradipo aterosclerotico, non dovrebbe sforzarsi troppo a riandare al lavoro col vedere la faccia via via più incazzata del gestore del lido; b) che " Verrà un giorno... " - mi sorprendo a profetizzare con l'indice ammonitorio. Ebbene, dicevo, rieccoci di nuovo saldamente ancorati sulla nave ormai in preda al cuoco di bordo. La lista delle vivande che ha soppiantato bellamente la rotta prevede, al primo posto, l' ice bucket challenge. Dopo essermi atteggiato a fine dicitore anglofono ( quello che fingo d'essere e non sono), osservo sul punto: le secchiate d'acqua per beneficenza...eh, di questo si tratta. C hest'è, né più...