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Visualizzazione dei post da marzo, 2017

Ecomostro di Aresta, null'altro che un ricordo

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Per avere un'idea della nutrita schiera di mostri che abitano il nostro subconscio, basta chiedere lumi ai bambini lasciati anche solo per un minuto in qualche intercapedine di oscurità. Ti parleranno, allora, alle nostre latitudini, di  MariaLonga  che, come i serpenti di  Laocoonte , ti avvinghierà coi suoi chilometrici capelli per scaraventarti in fondo al pozzo; dell' Uomo Nero  che  ti tiene per un anno intero  per poi crocifiggerti in un crocicchio di paura; del  Munaciello    che quando non porta soldi e non è di indole benigna, ti entra nell'anima e si impossessa della sua veste peggiore. Agli abitanti di  Petina  e non solo, da ormai sedici, lunghi anni, il termine "mostro" evoca una sola presenza: l' ecomostro di Aresta , appollaiato con le sue propaggini di cemento e grigiore, proprio di fronte all'Osservatorio del  predetto comune dei Monti Alburni. C'era una volta,  principierà, allora,...

Donnavventura in attesa di Poirot su rete 4

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Ogni sabato pomeriggio, in attesa di  Poirot  su rete 4 (canale che per me esiste solo per lo sceneggiato ispirato ai racconti di  Agatha Christie ), mi sorbisco gli ultimi strascichi di  Donnavventura. No, ja, così sa troppo di matusa intellettualoide. Rettifico: rete 4, "che per me esiste solo per  Poirot  e per i film di  Bud Spencer e Terence Hill . " Ecco, così va meglio. Torniamo a  Donnavventura , però. Per carità, l'idea alla base del programma sarebbe pure interessante: sette ragazze (il sito di  Donnavventura  ci tiene a precisare che trattasi di giornaliste...sarà!)  alla guida di quattro pick-up rossi (sette diviso quattro fa... poco più di una ragazza e mezzo a bordo di ogni macchina: le  polveri sottili , commosse da tanta generosità, ringraziano) scorrazzano per il mondo alla ricerca di luoghi ed esperienze spettacolari. Ora, a parte il fatto che le giovani pulzelle in questione casualmente sono t...

Lorenzo Forte e gli “svaniti in una nebbia o in una tappezzeria”

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Lorenzo Forte , l'ho scelto di incontrare io. " Stavolta, non ci ricasco ", mi sono detto, mentre l'attendevo davanti al  Bar Verdi di Salerno . Passati in rassegna i miei 40 anni come brava recluta, ho realizzato che almeno 30 di questi li ho spesi scambiando lucertole per draghi, interessi per ideali, ennesimi  Sancho Panza  per rarissimi  Don Chisciotte della Mancia . " Stavolta no, caro Lorenzo; stavolta sarò accortissimo nello stanare l'imbroglio, tanto più che anche nel fisico riveli più il  castello  agognato da Sancho che i  mulini a vento  combattuti dall' ingenioso hidalgo . " Giusto il tempo di presentarmi, di allestire il più falso sorriso in dotazione, che sparo crudo:< Lorenzo Forte , perché lo fai? > L'imbarazzo nel mio interlocutore dura una decina di secondi, giusto il tempo di far affiorare il ricordo dai suoi occhi. E mi parla di  fantasmi , Lorenzo Forte, del tizio che vestiva sempre un  imper...