Post

A me gli occhi, please!

Immagine
Negli anni 60/70 del secolo scorso, parte della Sinistra (e non solo) riteneva che la droga , specialmente l'eroina per i suoi effetti maggiormente deleteri, costituisse il cavallo di Troia del capitale : con la droga, cioè, le plutocrazie del mondo annichilivano i cervelli rivoluzionari, impedendogli di prendere piena consapevolezza delle proprie forze e di prepararsi per l’ “l’assalto al cielo.” “ Non disturbare il manovratore ” , questo era l'imperativo categorico del capitale . Veniamo ai giorni nostri. “Niente di nuovo sotto il sole.” Anche nel nostro tempo, infatti, si ripropone la necessità di uno strumento in grado di irretire l’attenzione e sterilizzare, così, ogni presa di coscienza dello status quo. Ovviamente pure in questo fine 2018 c'è la droga, con una indubbia prevalenza della cocaina sull'eroina, ma quelle che ci devono preoccupare di più sono le cc.dd. " nuove droghe " addirittura più istupidenti di quelle de...

La Compagnia "La Ribalta" e la "Stella" provocatoria

Immagine
Al Teatro "La Ribalta" di Salerno. Per esorcizzare l'ovvietà di un sabato sera a  via Roma ; ma anche per saggiare la bontà di un'intuizione. E sì perché questa riscrittura di " Stella " di  J. W. Goethe  da parte della regista salernitana  Valentina Mustaro , che promette di essere provocatoria e rivoluzionaria, incuriosisce. E come sempre accade quando la novità sovverte canoni ben radicati, indispettisce. <Ma come, - sbotta il classicista benpensante di turno - si ardisce contaminare il Sacro Spirito de  Le affinità elettive  del Maestro?> Eppure la Compagnia "La Ribalta" , quando il sipario viene giù a lenire le fatiche e le emozioni dei teatranti, invece di essere incenerita dalla folgore della  hybris   (tracotanza), raccoglie approvazione e consensi.   E se l'Io nascosto di ogni personaggio potesse diventare visibile agli occhi dello spettatore? Eccolo il grimaldello capace di scardinare il  perbenismo ...

Il decreto Minniti-Orlando e la vacca di Pasifae

Immagine
Da avvocato, mi sono imbattuto nelle nuove norme del decreto Minniti-Orlando, approvato in Parlamento lo scorso 12 aprile con il voto di fiducia. "Ecco materializzarsi - mi sono detto quasi subito - la  vacca lignea di Pasifae !" E sì perché come  Pasifae , moglie di  Minosse , re di Creta, per congiungersi carnalmente col toro del quale si era follemente innamorata, si nascose dentro una giovenca di legno, così il Governo si trincera nell'involucro del decreto Minniti-Orlando con le sue storture e pastoie burocratiche, pronto a farsi montare dal razzismo imperante. Fuor di mitologia, veniamo alla mia esperienza:  giurisdizionalizzazione del procedimento amministrativo davanti alle commissioni. In altri termini e con parole più semplici, dinanzi alle  commissioni che decidono sulle domande di asilo , l' immigrato è solo, senza avvocato  e alla mercé di una struttura (le commissioni sono venti in tutta Italia) composta da quattr...

Lontano dalla civiltà, vicino a Mazinga Zeta

Immagine
Lontano lontano/molto lontano/oltre l'acqua corrente/e l'elettricità... Ho fatto il colpo gobbo, classico e addirittura banale nelle modalità, ma sconvolgente quanto alle conseguenze. "Piero, dammi un gratta e vinci qualsiasi, di quelli da cinque euro, tanto uno vale l'altro." Eccola la mano unta del tabaccaio che avresti detto più a suo agio tra i pistoni e le valvole di una 1100 che a rovistare, svogliata, tra i cartoncini colorati. Con un sorriso che già si atteggia a consolazione per un'altra sconfitta, mi fa scivolare un gratta e vinci sulla cinque euro di resto abbandonata sul bancone. Mi guardo intorno quasi con circospezione. Il far inghiottire il tagliando dalle pagine dell'agenda e il precipitarmi fuori dal tabacchino, è tutt'uno. Lontano da occhi indiscreti, per quella colpa contadina che ti fa maledire ogni euro speso a coltivare illusioni, mi siedo su una panchina, di spalle alla strada. Cinquanta centesimi. Gratto,...

Fenomenologia di Dries Mertens.

Immagine
Dries Mertens e la sua fenomenologia. Come fenomenologia era stata, nel lontano 1961, quella di  Mike Bongiorno  scritta dall'inarrivabile  Umberto Eco . Con l'unica, sostanziale differenza però, che del presentatore che furoreggiava sugli schermi televisivi, si esaltava la  mediocrità , a tal punto che "egli rappresenta - chiosava Eco - un ideale che nessuno deve sforzarsi di raggiungere perché chiunque si trova già al suo livello." La  fenomenologia di Mertens , invece, è di tutt'altro genere e può essere racchiusa nel secondo goal del Napoli contro la Juventus, nel precedente turno di  Coppa Italia. Siamo al 60° minuto. Dries Mertens entra al posto di un  Arkadiusz Milik  da ritrovare. Napoli contro Juve, una squadra di calcio contro un'altra sì, ma anche i  Borboni  contro  i Sabaudi ,  Masaniello  contro  Camillo Benso Conte di Cavour , la  catena di montaggio  contro  l'amministrat...

Gli imperatori di Montanelli, apogeo e caduta

Immagine
Gli imperatori romani di Indro Montanelli raccontati nella  Storia d'Italia, vol.III,  toccano l'acme del potere imperiale per poi sprofondare nei miasmi dell'irrilevanza storica. E si parte, dopo una breve parentesi sulla città di  Pompei  e su  Gesù  e il cristianesimo, con la prima dinastia illustre, quella de  I Flavi   (30 a. C.-96 d. C.). Vespasiano , allora, si staglia all'orizzonte con la sua concretezza di uomo di provincia. Racconta  Montanelli  come l'imperatore di Rieti, nell'intento di riorganizzare il fisco, intraprese una via spicciola ma oltremodo efficace: lo affidò ai funzionari più rapaci e dissanguatori sguinzagliandoli, con pieni poteri, in tutte le province dell'Impero. A rapina consumata (e qui sta il colpo di genio), Vespasiano richiamò a Roma i funzionari ingordi e, dopo averli elogiati per il loro operato, gli confiscò tutti i personali guadagni; soldi, quest'ultimi, che furono utilizzati dal c...

Ecomostro di Aresta, null'altro che un ricordo

Immagine
Per avere un'idea della nutrita schiera di mostri che abitano il nostro subconscio, basta chiedere lumi ai bambini lasciati anche solo per un minuto in qualche intercapedine di oscurità. Ti parleranno, allora, alle nostre latitudini, di  MariaLonga  che, come i serpenti di  Laocoonte , ti avvinghierà coi suoi chilometrici capelli per scaraventarti in fondo al pozzo; dell' Uomo Nero  che  ti tiene per un anno intero  per poi crocifiggerti in un crocicchio di paura; del  Munaciello    che quando non porta soldi e non è di indole benigna, ti entra nell'anima e si impossessa della sua veste peggiore. Agli abitanti di  Petina  e non solo, da ormai sedici, lunghi anni, il termine "mostro" evoca una sola presenza: l' ecomostro di Aresta , appollaiato con le sue propaggini di cemento e grigiore, proprio di fronte all'Osservatorio del  predetto comune dei Monti Alburni. C'era una volta,  principierà, allora,...