Maledetto, benedetto Sassuolo!

Eccomi qui. Fustigato, da tifoso napoletano, dalla sferza mefistofelica che non ti aspetti; o meglio, che non può brandirsi perchè potenzialmente incapace dell'abbrivio necessario a procurarti dolore. Un attimo dopo il 93esimo, stai lì come inebetito a pensare che il record delle cinque vittorie consecutive è rimasto imbrigliato negli striscioni del tutto esaurito del San Paolo. Ti si sparapanza, allora, davanti agli occhi la classifica ( perché non rendi poi quel che prometti allor? perché di tanto inganni i figli tuoi?) che vede la tua squadra del cuore intrippata al secondo posto. "Maledetto Sassuolo!" - ti viene da digrignare a mezza bocca, deluso e incazzato. Poi, una luce. Golia e Davide. Leonida e Serse. Che Guevara e Batista. Il rosso ideale vomita cavalloni sul lago delle sicurezze quantistiche. Il credo egualitar-rivoluzionario che ha ispirato tutta la tua vita ruggisce indomito. "Il Napoli comunque vincerà lo scudetto." ...