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Visualizzazione dei post da novembre, 2013

Vincenzo De Luca e le facce di San Matteo

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La Preistoria è stata divisa in ere geologiche. La Storia, almeno fino all’Epoca Moderna, in secoli. In seguito, si è iniziato a percepire in maniera meno lunga questo arco di tempo fino a parlare, per quanto riguarda quello scorso, di "secolo breve".La chiave interpretativa dei fatidici 100 anni è data da un acronimo. O meglio, da due: “a.C.” (avanti Cristo)” e “d.C.”(dopo Cristo). Per la ridente (mi si passi l’aggettivo scontato) cittadina di Salerno, oltre, ovviamente, a questa summa divisio, ve n’è un’altra. Per l’esattezza, da circa una ventina di anni, “a.D.L.” e “d.D.L” (da non confondere, quest’ultimo, con il d.d.l. disegno di legge). Qual è questa divinità così potente da addirittura mettersi in competizione con il Cristo? Semplice, Vincenzo De Luca. Esagerazione? Venite a farvi un giro il 21 settembre alla processione di San Matteo, santo patrono   della città campana! Il giovane compagno “Vicienz’”, con alle spalle la fiammante falce e martello della cos...

La Vecchia Signora bastona e la Nocerina s'infortuna

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Bianco-Nero, Bianco...Nero, Nero? Sabato, cinque minuti prima della partita. Il borbonico piagnone, sporco (lo gridano pure loro, no?), con l'atavico, strisciante senso d'inferiorità, se ne sta davanti al televisore, pregustando il riscatto. Llorente che segna in fuorigioco ("e ti pareva, non potendoci superare in bravura, ricorrono, com'è loro tradizione, alle ruberie...rubentini!!), sarà solo il pretesto per dimostrarci ancora più violenti nella reazione ("teutonico, m'hai provocato? E io me te magno"). Una magaria di Pirlo e una staffilata di Progba, interrompono la metamorfosi. Quella da borbonico piagnone, con il senso d'inferiorità incorporato, a borbonico che mette sotto il giogo dello "scuorno" la Vecchia, con il culo alla fossa, Signora. E come se non bastasse, si ritorna pure ad essere sporchi, perchè la rivendicazione sul primo bidet ("strano oggetto a forma di chitarra" per i “Savoiardi”) installato nell...

"Sole a catinelle" e qualcosa "della Che Guevara"

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Metti una domenica pomeriggio qualunque. Vai a prendere la ragazza. Cincischi un attimo per prefigurarti un approdo diverso. Niente gelato, che il tempo non gli si addice. Niente pizza, che per digerire il pasto con la nonna ti ci vorrebbe un caterpillar a manetta giù per lo stomaco.  Niente approcci acrobatici lungo le pareti scoscese del ribaltabile, che "l'ovulo lo sento scendere proprio adesso, ohì!". Guardi con lo sguardo distratto la tua metà e butti lì un cinemino. La proposta viene vagliata e stancamente approvata. Qualche dubbio sulla sincerità delle reazioni mostrate viene: a te, quando lei ti raggiunge all'ultimo minuto lamentandosi che non "c'è un posto per parcheggiare nemmeno a pagarlo oro" nonostante insieme ne abbiate visto almeno una decina liberi appena un minuto fa; a lei, quando non si capacita come, malgrado la fila chilometrica solo per "Sole a catinelle", tu gli comunichi con l'ufficialità tipica dell...