Breve ballata del capitalismo

Piero e Giorgia, sposati poco più che maggiorenni, vanno a vivere in una casupola al limite della abitabilità. Piero si arrangia raccattando ferro vecchio e vendendolo alle varie fonderie. Giorgia, scappata da un padre padrone, si dà anima e corpo a quel figlio nato troppo presto per lasciarla veramente libera di scegliere. Entrambi sognano un bagno finalmente all'interno della casa. Novembre 1980: la terra trema. Bestemmia rovine, fagocita vite. Piero e Giorgia ottengono un container dove passeranno otto anni della loro vita. Il bagno, sia pur piccolo, è all'interno delle pareti di lamiera. Piero e Giorgia sognano una casa dalle pareti in muratura. Nell'attesa, mettono al mondo un secondo figlio. Giugno 1988: finalmente, la casa popolare. Due bagni e un balconcino lilla. Piero viene assunto da un lontano parente che ha una grande impresa edile. Piero e Giorgia sognano almeno una casa, un'altra, dove poter sistemare uno dei due figli. L'unic...