Purtroppo conosco poco l’inglese. A scuola infatti, sia perché appartengo alla generazione de “il francese è la lingua della cultura”, sia perché “vuoi mettere l’eleganza del francese?”, ho studiato la lingua “sbagliata”.
Premesso
ciò, pur non nascondendo una certa avversione per la fonetica anglosassone così
sgraziata e per l’ortografia spesso troppo distante dalla pronuncia, apprezzo
chi conosce l’inglese.
Ecco, per
l’appunto: la conoscenza!
In Italia,
la maggior parte di chi si professa conoscitore dell’inglese, è padrone solo di
una trentina di termini e perifrasi “mercantilistici”. E poiché, in fondo,
questi nostri connazionali sono consapevoli della loro scarsa preparazione,
approfittano di ogni occasione per utilizzare la striminzita batteria di
anglicismi.
D'altronde,
vuoi mettere la finezza del termine inglese al posto dello stinto e provinciale
lemma italiano?
Ci sono,
però, due considerazioni da fare al proposito: in primo luogo, troppe persone
che utilizzano gli anglicismi lo fanno perché confidano che quel po’ d’inglese
imparato alla come viene viene, possa trasformarli d’incanto in persone colte;
la seconda considerazione, è che lo stesso abborracciato linguista di cui sopra
utilizzi l’inglese anche quando potrebbe attingere al corrispondente italiano
quasi sempre più appropriato e più di spessore.
In questo
secondo caso, la conseguenza è il depauperamento del nostro immenso e
ineguagliabile patrimonio linguistico con lemmi e costrutti sintattici che nulla
aggiungono (anzi!) alla cultura del paese là dove 'l sì suona.
Il dramma è
che la classe politica che dovrebbe difendere con i denti una delle poche
“italianità” in grado di renderci davvero fieri nel mondo (la lingua italiana,
per l’appunto), è la prima che la svilisce, prendendo a prestito termini
d’Oltremanica di cui non c’è per nulla bisogno.
Perché jobs
act, family act, infatti, quando si potrebbe parlare di “piano”
rispettivamente per il lavoro e per la famiglia?
Senza
contare il fatto che, anche tecnicamente, l’act non ha alcuna cittadinanza
giuridica nel nostro ordinamento.
Perché, dunque, jobs act e family act? Perché ‘sti “italiani brava gente” appartengono
alla percentuale degli “Azzeccainglesismi”?
Probabile.
Perché non
conoscono l’italiano?
Molto
probabile.
Certamente perché
troppi di loro sono la rappresentazione, fedele fino all'identificazione, del
popolo che rappresentano.
Si avvicina
il sabato. Buon fine settimana, allora, e non buon week-end, soprattutto a
pochi mesi dal “Dantedì” (25 marzo 2021- giornata nazionale dedicata a Dante
Alighieri per i 700 anni dalla morte).
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