La giustizia dell'andante con brio
Mi devo mettere la giacca . Non dico la cravatta, ma almeno la giacca. Mi alzo con questo pensiero, e la prima stilla di sudore mi imperla la fronte. Sono le 8,00: il termometro già staziona ineluttabile sui 30°C. Fosse stato solo per il giudice di pace , col piffero che mi avreste visto con la giacca: la camicia, ed è più che sufficiente. Solo che alle 12 ho un’altra udienza, stavolta al Tribunale di Nocera , e davanti a un giudice (i giudici di pace sono avvocati), se proprio non la cravatta, almeno la giacca, la devi mettere. Cammino a passettini, con movimenti felpati, evitando ogni sovraccarico che possa comportare fatica . E quindi sudore . Saggio la mia affermazione professionale dai tanti sorrisi e saluti che prodigo a destra e a manca prima di entrare nell’aula. Tanti? Troppi! Varcata la soglia, infatti, tutti i 4000 e passa avvocati del Consiglio dell’Ordine di Salerno , più i praticanti, più i colleghi «fuori foro», per una concatenazione di eventi (scioperi, r...