"10 e non più di 10" #44

    


    «Dai, comunque tua figlia è un'altra cosa. Perchè? Ma l'hai sentita come parla? Mio figlio e il figlio di Pinuccia...vero Pinuccia?..alla sua età conoscevano la metà delle parole che conosce lei e l'altra metà le pronunciava pure male. Non per niente, i nostri, sono figli di muratori, casalinghe...»

    Mi incasso nelle spalle e provo a obiettare qualcosa. Inutilmente. 

    Sono amareggiato: la fatica del figlio del contadino mi appartiene fin nel midollo. La condizione della rincorsa perenne, i sudori sbeffeggiati della divisione in classe mi bruciano ancora sulla pelle. Per un istante, un istante solo, mi viene di odiare mia figlia. Poi mi scuso, abbracciandola fino a farle male. 

    Ho un cesso di mondo da farmi perdonare.

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