All'ingresso, questuanti allampanati per associazioni moltiplicatrici di sensi di colpa.
Si apre la porta automatica, e un quadrilatero di cibi fast assalgono narici e fomentano appetiti.
Nel serpentone scandito da insegne lisergiche, pit-stop telefonici, luce-gas-acqua a prova, nell'ordine, di incontinenze verbali, deflagrazioni atomiche, fuochi vestali, diluvi biblici.
Ai crocevia dei punto luce, un paio di auto medio/piccole (da guardare, da abitare) che non bramano altro che le tue "chiavi in mano".
Dappertutto, caterve di sconti monstre, articoli che puntellano la tua esostruttura, puzzo "nonna inacidita" di plastiche&pezze.