La gatta del Governatore
Salve a tutti. Chi vi parla, è Ernesto, il gatto nero del Governatore . Oddio, se proprio devo essere sincera, sarei una gatta e il mio nome sarebbe Benita . Ma si sa come vanno le cose in politica : occorre dissimulare, nascondere, camuffare. E sì perché il mio genere sarebbe femminile ma come conciliare l’altra metà del cielo con il machismo da rottweiler di De Luca ? Per quanto riguarda il nome, poi, da sei vite continuo a chiamarmi Ernesto come il Che ma già dalla quarta vita avrei potuto chiamarmi indifferentemente Silvio o Matteo. D’altronde, è vero o no che dalla falce e martello dei primordi, il fu «Vicienz ‘a funtana» si è votato alla speculazione «cazzuolara» e alla fricchettonaggine bullonesca? Comunque, è da un’eternità che non mi si chiama più Ernesto. Ultimamente, qualche volta De Luca, a mezza bocca, parlava di me con gli amici più intimi come il gatto Silvio o quello Matteo . Ma la conosco solo io la concupiscenza della quale, nelle notti di luna piena, gli oc...