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"Io sono l'abisso", di Donato Carrisi, Tea edizioni

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          Le acque limacciose del lago sono una presenza costante e inquietante in questa storia.      C'è chi, come la " cacciatrice di mosche ", ci ha provato ad allontanarsene, ma il richiamo torbido delle acque lacustri non tollera distanze; c'è poi la leggenda che vuole confinati nei suoi abissi furgoni portavalori con tutto il carico di soldi e di agenti vittime di rapina; infine, c'è un braccio "singolare" che viene ripescato dal lago e una ragazzina, appena adolescente, che cerca nelle sue lusinghe (mortifere) requie da un presente annichilente. A questo proposito, " L'uomo che pulisce ", ostaggio di un passato squallido che lo segnerà (anche fisicamente) per tutta la vita, inaspettatamente decide che non può starsene a guardare. Lui che ha imparato a nuotare nella piscina fetida in cui la mamma l'ha spinto dopo avergli bucato i braccioli, porta in salvo la ragazzina.     Improvvisamente, l' uomo che pulisce" rinuncia a...

10 e non più di 10 #34

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          Un musicista di una banda musicale, anche della più scalcagnata.      Un sommesso clarinetto con le chiavi al sole      che marcia tra chierichetti annoiati e santi distratti.      Le gote a stantuffo che insufflano aria      per ingrossare note evocate dallo strumento.      Dita che chiudono, spingono e sollevano      con passi che si accordano alle pause      e pensieri a cavacecio sulle arie.      La stilla che infiamma il sopracciglio      e la mosca a mo' di moscerino in valzer.

"Sua Eccellenza perde un pezzo", di Andrea Vitali (Garzanti edizioni)

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          Soave   Inticchi , segretario del sindacato dei panettieri di Como, vuole organizzare una gita in battello in quel di Bellano . L'occasione è la celebrazione dell'anniversario della fondazione di Roma.     Manco a dirlo,  basta quest'evento, apparentemente insignificante, a innescare una serie di dinamiche dagli esiti spiazzanti.     Procediamo con ordine: Gualtiero Scaccola (e in seguito anche suo fratello Venerando), ribellandosi all'insegnamento paterno impartito a forza di calci nel culo, esce finalmente dalla sua panetteria e si getta "nel gomitolo di strade" del paese. E per la prima volta i suoi sensi vengono accesi dalla esternalità in fiore. A sublimazione di questa esperienza sconvolgente, s'imbatte alfine nella Garbati Venturina , e quindi nelle lusinghe dell'amore.     Il podestà Mongatti  capisce che la gita dei panettieri, se ben organizzata, può lavare l'onta di una Bellano tiepida, se n...

"Il Maestro e Margherita", di Michail Bulgakov (trad. Vera Dridso), Einaudi

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           In un caldo tramonto primaverile, agli stagni Patriarsie, il direttore del MASSOLIT Bernioz rampogna il giovane poeta Ivan Nikolaevic : il poema antireligioso che gli ha commissionato non lo soddisfa per niente. E sì perchè Nikolaevic avrebbe dovuto provare l'inesistenza di Gesù  piuttosto che limitarsi a dipingerlo a tinte molto fosche.     A rubare la scena ben presto ci pensa un forestiero. Si intromette nella discussione con delle osservazioni strampalate sull'ateismo, sulle parole scambiate a colazione addirittura con Kant (siamo nella Russia di Stalin !) e sul fatto che lui c'era quando Ponzio Pilato interrogava il Messia e poi lo abbandonava alla sua sorte.     Il direttore e il poeta concludono di trovarsi al cospetto di un pazzo, vieppiù quando Woland (questo è il nome dello sciroccato straniero), nel sottolineare che l'uomo non è in grado nemmeno di rispondere del proprio domani, aggiunge mellifluo, rivo...

10 e non più di 10 #33

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  Riviera d'Acheronte, suppurazione di piaghe recrudescenti. Litorale di sbobba ematica, culla infanticida di sogni d'accatto. Torri, casinò, Trump tower, vessilli paralitici al pneuma vitale. Il Leviatano di Bitcoin,  la Bestia sulfurea dal piede caprino,  semente dannata del frutto marcito. Riviera di Gaza, intelligenza tumorale.  

"L'ipotesi del male", di Donato Carrisi, TEA edizioni

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           Nel Limbo, la stanza 13 dell'obitorio di Stato, c'è il girone dei passi perduti dietro a un corpo improvvisamente scomparso.      Dopo l'inquietante vicenda de Il Suggeritore, l'agente Mila Vasquez si è rintanata proprio nel Limbo, alla ricerca di una via di fuga dai propri demoni; presenze oscure e inquietanti, queste ultime, sempre pronte a esigere il contributo di tagli e lacerazioni che possano certificare la natura altra di Mila ( Tu sei sua. Tu gli appartieni ...).      Eppure là fuori per il mondo, gli scomparsi sembrano essere ritornati; stavolta, però, per rimettere in qualche modo le cose al loro posto, secondo una logica del tutto singolare.     Come un annichilente gioco dell'oca, si riparte dal Signore della Buonanotte, il regista occulto di una serie di sparizioni che si sono verificate negli anni addietro. E i punti di contatto tra gli scomparsi (condizioni di vita difficili, il so...

10 e non più di 10 #32

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     Fin da troppo lontano, apre la macchina col telecomando.      Un automobilista, colto il doppio bagliore salvifico, attende.      Il proprietario dell'auto parcheggiata r allenta il passo. Si accuccia a legarsi le scarpe. Sale a bordo con la vivacità del bradipo.      Evidenti gesti d'insofferenza dall'autista in attesa del posto, improperi da quell'altro appena più dietro, clacson a tutto spiano dalla coda della colonna.      Il proprietario dell'auto parcheggiata si aggiusta lo specchietto retrovisore. Prende qualcosa dal portaoggetti. Si sporge dal finestrino e fa segno di no: «Aspetto mia moglie».      La macchina in snervante attesa gli rovina addosso. Applausi a prescindere.