È severamente vietato...ovvero la "manomissione" delle parole

“È vietato severamente…”, ovvero la “manomissione” delle parole Fermo davanti al cartello del parco Mercatello , ho un sentore di qualcosa di superfluo . “Boh, – mi dico -sarà il “ di più a prescindere” di queste feste che appare anche in un innocuo “avviso ai visitatori”. Percorro a piedi l’umbratile distanza tra il parco stesso e l’ufficio postale di Mariconda. L’ “è vietato severamente”, però, me lo porto fin al cospetto dell’addetto alla “consegna posta inesitata”. Qui mi imbatto in un bisbiglio di protesta che diviene vera e propria ribellione non appena dall’esterno dell’ufficio viene veicolato all’interno. <È inutile, – precisa l’impiegato – abbiamo l’ordine tassativo …è severamente vietato …>. “ordine tassativo…severamente vietato”: eccomi finalmente chiara la superfetazione iniziale. Non c’è niente di meglio che la lingua , organismo vivo e sensibile come non mai, a descrivere le abitudini di un popolo. Una nazione che ha bisogno di “r...