Ci sono dei libri che, in situazioni normali, non compreresti. Poi ti soffermi a leggere la quarta di copertina color Tex Willer, e scopri che tu e il protagonista avete in comune un’esperienza che merita approfondimenti. E così, senza nemmeno accorgertene, il libro di Lorenzo Licalzi diventa il tuo nuovo compagno di viaggio.
Mario Dominici, fin dalla fanciullezza vissuta in periferia, “sa di non sapere”. E di questo “non so” si fa scudo per approcciarsi alla vita.
Io faccio parte di quella percentuale minima di italiani che ai sondaggi risponde non so.
Michel, il suo amichetto immaginario, lui sì che sa come si affronta la realtà. In assenza di questa consapevolezza, la vicenda umana di Mario, dalle angherie più o meno gratuite infertegli dal disadattato Solinas fino al riconquistato rapporto con il piccolo Leonardo, può essere vista come l'eterna rincorsa da parte di Willy il Coyote all’inafferrabile Beep Beep: sempre a un passo dalla cattura, eppure puntualmente a mani vuote.
Dall’amore per la musica dell’adolescenza che lo porta a lavorare e a dormire in una radio, alla necessità del viaggio on the road anche nelle condizioni più estreme.
E come non parlare, poi, dell’amore della sua vita, quella Giulia che, pur partendo da un retroterra socio-culturale assai distante dal suo, si spoglia delle sue sovrastrutture fino a rivelarsi l’incastro perfetto per l’immaturo Mario? Senza contare, infine, l’improvvisa paternità che costringerà il protagonista a fare finalmente i conti con la sua vera natura e a imporgli un corso accelerato di crescita.
È (anche) un percorso iniziatico, quello del protagonista, che non potrà fare a meno delle cadute che il tragitto porta inevitabilmente con sé: il viaggio in Giappone per mettersi alla prova e osare di più rispetto al comodo posto in banca confezionatogli dal suocero, ne è una esemplificazione. Ma qui, ecco apparire la conturbante e mistica Naoko che sembra uscita pari pari da un libro di Murakami e che probabilmente è decisiva per salvare la vita di Giulia.
Sarà vero che in un’altra vita è stata l’anima gemella di Mario?
Comunque stiano le cose, la vita occorre viverla adesso e subito. E quindi, tra la voglia di dare una sorellina a Leonardo, la ripresa di quel viaggio rimandato alla soglia delle responsabilità e un lavoro che è finalmente confacente alla passione del protagonista, Giulia e Mario sono, ora sì, consapevoli dell’indispensabilità dell’una per l’altro.
E il “non so” di Mario, da autentica indecisione, si trasformerà in un’invincibile arma politica (basterebbe questo per creare scompensi inimmaginabili alla cosiddetta società capitalistica avanzata).
Un libro giovane e fresco, questo di Licalzi, che incuriosisce e crea complicità tra scrittore e lettore; a tal punto da poterne trarre un film anche meno leggero di quelli che, di solito, vengono ispirati da opere del genere.