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Il decreto Minniti-Orlando e la vacca di Pasifae

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Da avvocato, mi sono imbattuto nelle nuove norme del decreto Minniti-Orlando, approvato in Parlamento lo scorso 12 aprile con il voto di fiducia. "Ecco materializzarsi - mi sono detto quasi subito - la  vacca lignea di Pasifae !" E sì perché come  Pasifae , moglie di  Minosse , re di Creta, per congiungersi carnalmente col toro del quale si era follemente innamorata, si nascose dentro una giovenca di legno, così il Governo si trincera nell'involucro del decreto Minniti-Orlando con le sue storture e pastoie burocratiche, pronto a farsi montare dal razzismo imperante. Fuor di mitologia, veniamo alla mia esperienza:  giurisdizionalizzazione del procedimento amministrativo davanti alle commissioni. In altri termini e con parole più semplici, dinanzi alle  commissioni che decidono sulle domande di asilo , l' immigrato è solo, senza avvocato  e alla mercé di una struttura (le commissioni sono venti in tutta Italia) composta da quattr...

Lontano dalla civiltà, vicino a Mazinga Zeta

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Lontano lontano/molto lontano/oltre l'acqua corrente/e l'elettricità... Ho fatto il colpo gobbo, classico e addirittura banale nelle modalità, ma sconvolgente quanto alle conseguenze. "Piero, dammi un gratta e vinci qualsiasi, di quelli da cinque euro, tanto uno vale l'altro." Eccola la mano unta del tabaccaio che avresti detto più a suo agio tra i pistoni e le valvole di una 1100 che a rovistare, svogliata, tra i cartoncini colorati. Con un sorriso che già si atteggia a consolazione per un'altra sconfitta, mi fa scivolare un gratta e vinci sulla cinque euro di resto abbandonata sul bancone. Mi guardo intorno quasi con circospezione. Il far inghiottire il tagliando dalle pagine dell'agenda e il precipitarmi fuori dal tabacchino, è tutt'uno. Lontano da occhi indiscreti, per quella colpa contadina che ti fa maledire ogni euro speso a coltivare illusioni, mi siedo su una panchina, di spalle alla strada. Cinquanta centesimi. Gratto,...

Fenomenologia di Dries Mertens.

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Dries Mertens e la sua fenomenologia. Come fenomenologia era stata, nel lontano 1961, quella di  Mike Bongiorno  scritta dall'inarrivabile  Umberto Eco . Con l'unica, sostanziale differenza però, che del presentatore che furoreggiava sugli schermi televisivi, si esaltava la  mediocrità , a tal punto che "egli rappresenta - chiosava Eco - un ideale che nessuno deve sforzarsi di raggiungere perché chiunque si trova già al suo livello." La  fenomenologia di Mertens , invece, è di tutt'altro genere e può essere racchiusa nel secondo goal del Napoli contro la Juventus, nel precedente turno di  Coppa Italia. Siamo al 60° minuto. Dries Mertens entra al posto di un  Arkadiusz Milik  da ritrovare. Napoli contro Juve, una squadra di calcio contro un'altra sì, ma anche i  Borboni  contro  i Sabaudi ,  Masaniello  contro  Camillo Benso Conte di Cavour , la  catena di montaggio  contro  l'amministrat...

Gli imperatori di Montanelli, apogeo e caduta

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Gli imperatori romani di Indro Montanelli raccontati nella  Storia d'Italia, vol.III,  toccano l'acme del potere imperiale per poi sprofondare nei miasmi dell'irrilevanza storica. E si parte, dopo una breve parentesi sulla città di  Pompei  e su  Gesù  e il cristianesimo, con la prima dinastia illustre, quella de  I Flavi   (30 a. C.-96 d. C.). Vespasiano , allora, si staglia all'orizzonte con la sua concretezza di uomo di provincia. Racconta  Montanelli  come l'imperatore di Rieti, nell'intento di riorganizzare il fisco, intraprese una via spicciola ma oltremodo efficace: lo affidò ai funzionari più rapaci e dissanguatori sguinzagliandoli, con pieni poteri, in tutte le province dell'Impero. A rapina consumata (e qui sta il colpo di genio), Vespasiano richiamò a Roma i funzionari ingordi e, dopo averli elogiati per il loro operato, gli confiscò tutti i personali guadagni; soldi, quest'ultimi, che furono utilizzati dal c...

Ecomostro di Aresta, null'altro che un ricordo

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Per avere un'idea della nutrita schiera di mostri che abitano il nostro subconscio, basta chiedere lumi ai bambini lasciati anche solo per un minuto in qualche intercapedine di oscurità. Ti parleranno, allora, alle nostre latitudini, di  MariaLonga  che, come i serpenti di  Laocoonte , ti avvinghierà coi suoi chilometrici capelli per scaraventarti in fondo al pozzo; dell' Uomo Nero  che  ti tiene per un anno intero  per poi crocifiggerti in un crocicchio di paura; del  Munaciello    che quando non porta soldi e non è di indole benigna, ti entra nell'anima e si impossessa della sua veste peggiore. Agli abitanti di  Petina  e non solo, da ormai sedici, lunghi anni, il termine "mostro" evoca una sola presenza: l' ecomostro di Aresta , appollaiato con le sue propaggini di cemento e grigiore, proprio di fronte all'Osservatorio del  predetto comune dei Monti Alburni. C'era una volta,  principierà, allora,...

Donnavventura in attesa di Poirot su rete 4

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Ogni sabato pomeriggio, in attesa di  Poirot  su rete 4 (canale che per me esiste solo per lo sceneggiato ispirato ai racconti di  Agatha Christie ), mi sorbisco gli ultimi strascichi di  Donnavventura. No, ja, così sa troppo di matusa intellettualoide. Rettifico: rete 4, "che per me esiste solo per  Poirot  e per i film di  Bud Spencer e Terence Hill . " Ecco, così va meglio. Torniamo a  Donnavventura , però. Per carità, l'idea alla base del programma sarebbe pure interessante: sette ragazze (il sito di  Donnavventura  ci tiene a precisare che trattasi di giornaliste...sarà!)  alla guida di quattro pick-up rossi (sette diviso quattro fa... poco più di una ragazza e mezzo a bordo di ogni macchina: le  polveri sottili , commosse da tanta generosità, ringraziano) scorrazzano per il mondo alla ricerca di luoghi ed esperienze spettacolari. Ora, a parte il fatto che le giovani pulzelle in questione casualmente sono t...

Lorenzo Forte e gli “svaniti in una nebbia o in una tappezzeria”

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Lorenzo Forte , l'ho scelto di incontrare io. " Stavolta, non ci ricasco ", mi sono detto, mentre l'attendevo davanti al  Bar Verdi di Salerno . Passati in rassegna i miei 40 anni come brava recluta, ho realizzato che almeno 30 di questi li ho spesi scambiando lucertole per draghi, interessi per ideali, ennesimi  Sancho Panza  per rarissimi  Don Chisciotte della Mancia . " Stavolta no, caro Lorenzo; stavolta sarò accortissimo nello stanare l'imbroglio, tanto più che anche nel fisico riveli più il  castello  agognato da Sancho che i  mulini a vento  combattuti dall' ingenioso hidalgo . " Giusto il tempo di presentarmi, di allestire il più falso sorriso in dotazione, che sparo crudo:< Lorenzo Forte , perché lo fai? > L'imbarazzo nel mio interlocutore dura una decina di secondi, giusto il tempo di far affiorare il ricordo dai suoi occhi. E mi parla di  fantasmi , Lorenzo Forte, del tizio che vestiva sempre un  imper...