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"Canta Carosone", a cura di Gino Castaldo e Antonio Tricomi

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          Canta Carosone  è il titolo di questo libro, nel ventesimo anniversario dalla scomparsa del geniale cantante-pianista-compositore Renato Carosone .       Il  titolo, ça va sans dire, fa il verso all'onnipresente "Canta Napoli!" che il talentuoso imbonitore/pazzariello Gegè Di Giacomo  faceva precedere a ogni pezzo.      Come risulta chiaramente dalle pagine dell'opera, la vita e la carriera dell'artista sono improntate alla più disarmante originalità.       Per quanto riguarda la sua biografia, basti pensare alla decisione di Renato di arruolarsi volontario nel terzo battaglione granatieri di stanza in Africa. Qui conosce la ballerina veneta Italia Levidi, detta Lita, di cui s'innamora follemente nonostante (scandalo per l'epoca!) la sua condizione di ragazza madre. E Pino, il figlio di Lita di cinque anni, resterà il suo unico figlio.       A Lita dedicherà...

10 e non più di 10 #27

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          @tutti      E le irrilevanze ingolfano notifiche      @tutti      E il navigatore si fa divo      @tutti      E il vojeurismo s'incista nell'essere      @tutti      E il Super-Io si sublima       @tutti      E il totalsocialismo pianta stendardi

"Poirot e la strage degli innocenti", di Agatha Christie (trad. Chiara Libero)

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          Premessa: il titolo di questo libro, in realtà, è il titolo del film tratto dal libro Poirot e la strage degli innocenti ( Hallowe'en Party ).      Siamo a una festa di Hallowen in una cittadina di provincia.      A casa della signora Drake , donna energica e autoritaria, vengono organizzati una serie di intrattenimenti per i giovani e giovanissimi invitati.       Al termine dell'ultimo gioco della serata, lo  snapdragon (in un vassoio pieno di brandy in fiamme galleggiano tanti chicchi di uva sultanina che devono essere afferrati dai giocatori, evitando di scottarsi), i ragazzi si accingono ad andar via, quando vi è la macabra scoperta: in biblioteca, dov'era posizionata la bacinella per il gioco delle mele, la piccola Joyce  viene trovata morta. Con la testa tra le mele. Affogata.      Quando si parla di mele nei libri incentrati sulla figura di Poirot , si finisce per i...

10 e non più di 10 #26

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  Era bellissima, "proprio oggi che..." «È un superbo brufolo. Non lo toccare. Tra tre giorni maturerà». Ha insistito per vedermi ogni giorno.  L'indomani avremmo "quagliato": i suoi non c'erano, casa libera. Alludeva, mi allettava, e continuava a guardare la parte alta della fronte.           La mattina del terzo giorno, lì in alto, un cratere innevato. Un obbrobrio. Ho poggiato i due indici alla sua base e...splat!            Mi ha ordinato di confinare la parte alta della fronte nella telecamerina del citofono.  Sto da un'ora sotto al portone.  Non ha risposto più.                                                  

"C'è un cadavere al Bioparco", di Walter Veltroni (Feltrinelli-Marsilio)

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          C'è un cadavere ab bandonato nel Bioparco, il giardino zoologico della capitale. Ora, detta così la cosa, il ritrovamento sarebbe pur sempre da annoverare nella casistica in cui può incappare un funzionario di polizia. Se però il cadavere è quello di un uomo nudo decollato, la cui testa viene prima mangiata e poi vomitata dall'anaconda del rettilario, per il commissario Giovanni Buonvino si mette davvero male: il funzionario, infatti, è erpetofobico e, in quanto tale, prova un terrore atavico per qualsiasi tipologia di rettile.      Ciononostante, occorre scoprire colpevole e movente. Come sempre.    Le indagini serrate si intrecciano ai preparativi del suo matrimonio con l'agente Veronica Viganò che sarà celebrato in Campidoglio.     Lui solo dopo che la sua Lavinia è andata via con Ludovica; lei altrettanto sola dopo che suo marito, collega, è stato ucciso dalla 'ndrangheta.     Si sono incontrati e ...

10 e non più di 10 #25

     Il ronzio delle eliche è in ogni dove.      Fin da quando sono uscite di casa, Fatima e Mahsa hanno dovuto fare i conti con il rumore: l'occhio è dappertutto.      Sono arrivate al lungomare di Beirut.      Si tuffano. Raggiungono lo scoglio prefissato.      Il rollio, tra le nubi, cova attenzione.      Dopo essersi abbracciate, le due compagne si avvolgono nello striscione Fuck Bibi .      L'accusa, il bacio saffico e il dito medio di Fatima rivolta al cielo.      L'odio, dalla distanza, arma il drone.

"Delitto alla Scala", di Franco Pulcini (ed. La Biblioteca di Repubblica-L'Espresso)

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     L'Arianna di Claudio Monteverdi , la prima tragedia musicale della storia, è stata ritrovata. Ed è proprio quest'opera, notoriamente iettatoria, che ci si appresta a eseguire alla Prima della Scala , la famigerata serata mondana del 7 dicembre.      La direzione è affidata al maestro Oscar Marni , garanzia di sicuro successo.      Eppure le perplessità sull'originalità dell'opera, impregnata di refusi e di "tranelli" musicali, si fanno sempre più forti. Ciononostante il carrozzone del Teatro alla Scala (che lo scrittore Franco Pulcini conosce benissimo per averci lavorato come direttore editoriale), è ben avviato: Iris Guetta , la conturbante e misteriosa Arianna dell'opera, scalda l'ugola che ne dovrà eternare la fama; Olimpio Ferri , il colto e "impossibile" direttore artistico, vigila affinchè la struttura sia ben oliata per la Prima; il maestro De Masi si cimenta con successo nel mondare il testo dagli elementi spuri. Tut...