Premessa: il titolo di questo libro, in realtà, è il titolo del film tratto dal libro Poirot e la strage degli innocenti (Hallowe'en Party).
Siamo a una festa di Hallowen in una cittadina di provincia. A casa della signora Drake, donna energica e autoritaria, vengono organizzati una serie di intrattenimenti per i giovani e giovanissimi invitati.
Al termine dell'ultimo gioco della serata, lo snapdragon (in un vassoio pieno di brandy in fiamme galleggiano tanti chicchi di uva sultanina che devono essere afferrati dai giocatori, evitando di scottarsi), i ragazzi si accingono ad andar via, quando vi è la macabra scoperta: in biblioteca, dov'era posizionata la bacinella per il gioco delle mele, la piccola Joyce viene trovata morta. Con la testa tra le mele. Affogata.
Quando si parla di mele nei libri incentrati sulla figura di Poirot, si finisce per imbattersi, in un modo o nell'altro, nella generosa ed esuberante Ariadne Oliver golosa, per l'appunto, di mele. Amica dell'investigatore belga e giallista di successo, è proprio Ariadne che si rivolge a Poirot per scoprire l'assasino della giovanissima Joyce e il movente.
Al Nostro non resta che partire dai pochi elementi in suo possesso, ottenuti anche grazie all'aiuto di una nostra vecchia conoscenza: il sovrintendente Spence, già incontrato in Fermate il boia.
A conti fatti i dati su cui avviare l'indagine sono i seguenti: la vittima era invisa un po' a tutti; era una bugiarda matricolata; durante i preparativi della festa, Joyce aveva rivelato che qualche anno addietro aveva assistito a un omicidio.
Poirot, allora, viene a conoscenza di una serie di avvenimenti che poi, una volta sapientamente collegati, non possono che portare alla soluzione del mistero: la vecchia signora Llewellyn-Smythe che improvvisamente muore e che, del tutto inopinatamente, lascia tutte le ragguardevoli sostanze alla ragazza au pair; quest'ultima che, dopo essere stata accusata di aver falsificato il testamento, scompare senza lasciare la benchè minima traccia di sè; il "giardino infossato" della signora Llewellyn-Smythe, vero e proprio capolavoro di botanica realizzato dal bellissimo Michael Garfield; la piccola Miranda, enigmatica e profonda come una dea dei boschi; un pozzo "mistico" che custodisce segreti...Ding dong, che puzzo! Il micio è dentro al pozzo.
Qualche volta, la strada per la perfezione e il bello a ogni costo, è lastricata di morte.
Come sempre, Hercule Poirot vincerà la sfida. Per nulla facile, in verità.
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