Al tempo di risulta dal lavoro o dalla famiglia,
a quello che è insensibile alla brama del profitto.
Al tempo che è ontologicamente perso,
ma che è guadagno inestimabile per la sete di conoscenza.
Al tempo che non può che essere rubato,
e per ciò stesso intriso dal piacere del proibito.
Al tempo che sbiadisce il Black del Friday,
e che rifocilla la meraviglia del fanciullino.
Al tempo eterno delle passioni,
che depura il presente che ci è toccato in sorte.
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